hanno detto del Mago…

Hanno detto de “Il mago Pasticcione e le lettere dell’alfabeto”…

(recensioni in ordine cronologico di comparsa o ritrovamento nel web :) )

Liliana Sghettini, in “Letteratura al Femminile”

“Il mago pasticcione e le lettere dell’alfabeto”, Antonia Romagnoli, Rapsodia Edizioni, pag. 82, 2015.

C’era una volta un mago che voleva conquistare il mondo e per farlo, pensa che ti ripensa, decise di rubacchiare tutte le lettere dell’alfabeto ed infilarle in un grosso sacco regalatogli da un suo amico.
Cosi avrebbe avuto il pieno potere su tutto il pianeta.
Era un piano malvagio che sarebbe andato a buon fine se solo non ci fosse stato un piccolo imprevisto.
Si sa, non tutte le ciambelle riescono con il buco ed infatti quando decise di tirare fuori le povere letterine che aveva imprigionato nel suo sacco, queste si ribellarono, lasciandolo con un palmo di naso.
Doveva trovare una soluzione e dopo essersi spremuto le meningi, decise di chiedere aiuto alla buona e gentile maga Rosa che sembrava avere un certo ascendente sulle letterine ma che forse non conosceva gli intenti malvagi del suo collega.
Cosa accadrà allora, riuscirà il mago Pasticcione a riacciuffare le lettere e governare il mondo?
La maga Rosa lo aiuterà in questo intento o lui ci riuscirà tutto solo soletto?
La fiaba di Antonia Romagnoli, amabilmente illustrata da Elena Saliani, racconta una storia simpatica ed accattivante per divertire grandi e piccini.
Le avventure del mago Pasticcione, barbuto e furbacchione, fanno parte di un valido progetto rivolto ai bambini delle prime classi della scuola primaria per favorire l’avvicinamento all’alfabeto ed alle prime letture.
Il progetto già sperimentato in una scuola piacentina, appare ben strutturato e capace di essere uno strumento di supporto alle attività didattiche grazie alla estrema semplificazione dei contenuti e alla grafica efficace, ricca di numerose raffigurazioni delle lettere disseminate lungo tutta la narrazione.
La maga Antonia mescolando allegria e didattica nel suo pentolone ha tirato fuori PATAPAFT una magica pozione.
Da mamma ed attenta osservatrice del mondo dell’infanzia rivolgo un sentito apprezzamento e ringraziamento all’autrice Antonia Romagnoli per questo valido progetto!!!

mago1

 

Lisa Molaro, in Cultura al Femminile

RECENSIONE

Il mago pasticcione e le lettere dell’alfabeto

Autore: Antonia Romagnoli

Illustrazioni: Elena Saliani

Quella che ho dinanzi agli occhi è la copertina di una storia per bambini, la copertina è come l’uscio di una casa che ancora non conosciamo, in cui stiamo per entrare e quindi è fondamentale per convincerci o meno a mettere la mano sulla maniglia, abbassarla e entrare in un mondo che non conosciamo!

In questo caso i tanti colori che esplodono fuori e dentro un capiente sacco arancio mi fanno subito pensare che quanto nascosto dietro la “ porta” sia allegro e vivace… ok! Tanto mi basta per provare a ritornare bambina …giro la copertina e ….patapaf…la formula magica del mago (che vuol elevarsi a maghissimo grazie ad un incantesimo che va oltre le proprie forze) mi ha già ipnotizzata!

Mi ritrovo così, detto fatto, ad assistere alle buffe peripezie di un magone dalla lunga barba bianca che si pettina con una E e lo fa a volte con sbadatezza, quasi fosse un rituale antistress (anche i maghi sono stressati, questo mi consola!!)

Non voglio anticiparvi molto sulla storia perché mi piace l’idea che essa stessa vi sorprenda, vi stimoli l’immaginazione (chi ha detto che è utile solo ai bambini, la fantasia?), vi dico però che lo stile con cui è stata scritta ricorda molto le rappresentazioni delle recite scolastiche, il ritmo veloce, semplice e chiaro, ricco di descrizioni costruite ad arte, mi ha permesso di leggerla recitandola, immaginandomi tutto quel pandemonio che combinava questo Mago bislacco e pasticcione appunto! Il bellissimo lavoro di Elena Saliani, l’illustratrice che ha fatto i disegni del libro, non è stato che una conferma a quello che di volta in volta io mi immaginavo leggendo; certo, io in teoria sarei un’adulta ma per i bambini sarà di rilevante importanza guardarli, prenderne spunto per rifarli o disegnarne di propri e fissarne l’immagine nella mente associandola alla lettera di volta in volta coinvolta! Eccomi arrivata al punto serio della questione: l’importanza e l’utilità di questa storia all’interno di un percorso educativo (già peraltro sperimentato nelle prime classi di una scuola piacentina), conoscere le lettere dell’alfabeto, imparare a giocare con loro e con la fantasia, rendere VIVO l’italiano e non lasciarlo semplicemente educato e composto, in fila, in un bel corsivo inglese copiato dalla lavagna (grafia importantissima ma non esclusiva)… e perché poi non giocare anche con quelle lettere? Penso inoltre ai bambini dislessici e all’importanza figurativa del caso, trovare percorsi inusuali, associare figure e forme a concetti e nozioni, ormai è risaputo è questa la chiave da usare! Ci sono persone dislessiche che si sono laureate con lode, associando ad ogni concetto un gesto o una figura! Prima di pensare alla laurea partiamo dalle basi, impariamo l’A B C… arrivando magari fino alla Z ! Giochiamo con la A in qualsiasi modo la si voglia scrivere, disegnare, romanzare !! Chi di noi, nella sua vita, NON ha mai fatto i piedini alla prima lettera dell’alfabeto?

Da bambini o da adulti, magari scarabocchiandola su un foglio mentre siamo impegnati in una telefonata lunga?? Chi ? Chi è senza peccato scagli la prima pietra… eventualmente arriverà poi il mago pasticcione ad aiutarvi a ritornar bambini e se le sue capacità dovessero tramutarvi in palloncini non temete, arriverà la maga in rosa a farvi ritornare in voi! I bambini a cui verrà letta questa storia, sgraneranno gli occhi… lo so! E gli adulti mentre leggeranno penseranno: “ ma tu guarda questa scrittrice, che fantasia!!!”

Ma la scrittrice non è una donna qualunque che si è improvvisata cantastorie..eh no!! È una scrittrice titolata che, grazie ad altri suoi libri, è stata Finalista al Premio Galassia 2006, ha pubblicato con varie case editrici, ha partecipato a varie antologie, ha curato, con l’editrice Solange Mela la collana Pergamene per la Scuola, ha collaborato con il quotidiano “La Cronaca di Piacenza”… insomma… sa bene cosa e perché scrive!

Per quanto mi riguarda, mi divertirò un mondo a giocare con mia nipote leggendo questa storia che suggerisce varie attività!!